Catasto Speleologico Ligure

LI14

BURAN

Synonyms
BURAN, VORAGINE DEL
Firstreference
RIBALDONE G. (1987), A.BENEDETTINI, C.CAVALLO, F.GAGGERO, L.RATTO, F.SISTI (1996)
Regione
LIGURIA
Provincia
GE
Comune
CAMPOMORONE
Localita
GALLANETO
Geologicalformation
GLL CALCARI DI GALLANETO
Size
Lenght total
129.2
Lenght planimetric
96
Lenght extension
79
Depth positive
6.6
Depth negative
-22
Depth total
28.6
Entrance location
Latitude
44°31'59.8'' N
Longitude
8° 51' 26.7'' E
Coordinates type
Geografiche ED50
Original coordinates type
CTR 1:5000 Geografiche ED50
Elevation
279
Elevation map
285
Elevation gps
1992
Archeological
No
Marine
No
Environmentalrisk
No
Hydrology
torrents
Associations
G.S. C.A.I. BOLZANETO
Notes
REVISIONE CATASTALE1997
Dati di posizionamento da scheda originale Revisione Catastale

A.V.
Nelle coordinate chilometriche inserite nella scheda catastale del 1997 le chilometriche 931201 N 488669 E sono invece 4931201 N 488669 E

RILIEVO
Description
L'imbocco è un pozzo a cielo aperto con apertura ovoidale di circa 3x4 metri, che scampana dopo pochi metri in un ambiente assai più grande. Alla sommità del pozzo sono presenti alcune colonne stalattitiche di notevole lunghezza non più attive.La base del pozzo è costituita da una sala più o meno circolare con diametro di circa 7-8 metri, ingombra di massi di crollo e di materiale scaricato dall'esterno (tronchi, spazzatura ecc.). Qui è presente una nutrita colonia di Geotritoni, inoltre sono state spesso notate Salamandre pezzate (Salamandra Salamandra) e Salamandrine dagli Occhiali (Salamandrina Tergiditata); quest'ultima è piuttosto rara e la sua segnalazione nel Buran rappresenterebbe il limite occidentale della sua distribuzione areale. Spesso sono presenti anche altri anfibi, come rospi e raganelle.
Dalla base del pozzo d'ingresso si dipartono due rami in direzioni opposte che dovevano costituire un'unica galleria impostata su un interstrato in condizioni probabilmente freatiche e successivamente troncata dal fusoide che ha dato origine al pozzo. I due rami vengono descritti separatamente qui di seguito:

Ramo a valle (Sud)
Dalla base del pozzo d'ingresso si sale in direzione sud una rampa fangosa che raggiunge l'ingresso verso e proprio della galleria (2). In questo punto è ben visibile la superficie di strato che costituisce il soffitto della galleria. Questa prosegue in discesa restringendosi sempre più a causa del concrezionamento che ricopre il pavimento e il soffitto.
Nel punto più stretto (4) occorre procedere strisciando fino a sbucare, tramite uno scivolo piuttosto insidioso, in una sala di notevoli dimensioni allungata in direwione N-S. Sul lato destro della sala una finestra raggiungibile in arrampica ta porta ad un relitto di condotta parallelo che rientra nella sala tramite un budello intransitabile. Il pavimento della sala è costituito da massi di crollo mentre le pareti sono ricoperte da colate di concrezione.
Mantenendosi sul lato destro della sala, in un angolo battuto spesso da forte stillicidio (7), si apre una piccola apertura subverticale di dimensioni al limite della praticabilità che conduce ad una saletta molto fangosa con un laghetto. Questo è alimentato da un ruscello proveniente da un laminatoio che sale fino a diventare impraticabile (10). L'acqua del ruscello si perde in una strettissima fessura in direzione W.

Ramo a monte (Nord)
L'imbocco del ramo si raggiunge con una non facile arrampicata di circa 8 metri dalla base del pozzo d'ingresso in direzione N, oppure pendolando circa a metà della calata del pozzo stesso. Sulla destra dell'imbocco della galleria prin-
cipale, una finestra conduce ad una breve condotta che chiude dopo pochi metri (1.2-1.3). La galleria principale, invece, prosegue in leggera salita fino ad una saletta allungarta in direzione N-S(12). In basso uno stretto meandro molto concrezionato e con delle vaschette piene d'acqua diventa impraticabile dopo una decina di metri: La prosecuzione principale si raggiunge con una breve arrampicata, sovrapposta al suddetto meandro, che conduce ad una bella condotta molto concrezionata di dimensioni medie 2x2 m. Un passaggio stretto fra blocchi franati e concrezioni divide in due questa galleria (14-15). Al di là di questo è presente, sulla destra, una piccola diramazione molto stretta di pochi metri, mentre lungo la galleri principale la volta si abbassa dando adito ad una saletta ingombra di massi di frana (16). Qui la galleria termina e la grotta si biforca; sulla destra si può risalire per pochi metri una colata concrezionale (16.1). Sulla sinistra un laminatoio molto inclinato e ingombro di massi di frana può essere risalito per una decina di metri facendo attenzione ai molti massi in bilico fino a diventare impercorribile (18). In tutto il ramo la temperatura dell'aria (in inverno) è sensibilmente superiore a quella del resto della grotta, probabilmente per la totale assenza di circolazione idrica.
Itinerary
Dal casello autostradale di Genova-Bolzaneto sull'autostrada Genova-Milano si prosegue verso nord in direzione di Pontedecimo. Da qui si prende per Campomorone e si prosegue fino al paese di Isoverde. Da Isoverde si procede fino alla frazione Gallaneto, oltrepassata la quale si prende un bivio sulla destra che porta al piazzale antistante la Centrale Elettrica dell'Acquedotto DeFerrari-Galliera. Qui conviene lasciare l'auto.
Si prosegue salendo a piedi lungo la strada sfaltata per un centinaio di metri, poi si scende a destra lungo un viottolo che conduce ad un ponte in ferro che attraversa il torrente. Oltre il ponte si svolta a sinistra e dopo circa 30 metri si incontra il pozzo d'ingresso del Buran, situato al piede del versante.
Wells
-14,+8

Photo1
Authorphoto1
Andrea Marchese
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Spesso sono presenti anche altri anfibi, come rospi e raganelle.\r\nDalla base del pozzo d'ingresso si dipartono due rami in direzioni opposte che dovevano costituire un'unica galleria impostata su un interstrato in condizioni probabilmente freatiche e successivamente troncata dal fusoide che ha dato origine al pozzo. I due rami vengono descritti separatamente qui di seguito:\t\t\t\t\t\r\n\r\nRamo a valle (Sud)\t\t\t\t\t\r\nDalla base del pozzo d'ingresso si sale in direzione sud una rampa fangosa che raggiunge l'ingresso verso e proprio della galleria (2). In questo punto \u00e8 ben visibile la superficie di strato che costituisce il soffitto della galleria. Questa prosegue in discesa restringendosi sempre pi\u00f9 a causa del concrezionamento che ricopre il pavimento e il soffitto.\r\nNel punto pi\u00f9 stretto (4) occorre procedere strisciando fino a sbucare, tramite uno scivolo piuttosto insidioso, in una sala di notevoli dimensioni allungata in direwione N-S. Sul lato destro della sala una finestra raggiungibile in arrampica ta porta ad un relitto di condotta parallelo che rientra nella sala tramite un budello intransitabile. Il pavimento della sala \u00e8 costituito da massi di crollo mentre le pareti sono ricoperte da colate di concrezione.\r\nMantenendosi sul lato destro della sala, in un angolo battuto spesso da forte stillicidio (7), si apre una piccola apertura subverticale di dimensioni al limite della praticabilit\u00e0 che conduce ad una saletta molto fangosa con un laghetto. Questo \u00e8 alimentato da un ruscello proveniente da un laminatoio che sale fino a diventare impraticabile (10). L'acqua del ruscello si perde in una strettissima fessura in direzione W.\r\n\r\nRamo a monte (Nord)\r\nL'imbocco del ramo si raggiunge con una non facile arrampicata di circa 8 metri dalla base del pozzo d'ingresso in direzione N, oppure pendolando circa a met\u00e0 della calata del pozzo stesso. Sulla destra dell'imbocco della galleria prin-\r\ncipale, una finestra conduce ad una breve condotta che chiude dopo pochi metri (1.2-1.3). La galleria principale, invece, prosegue in leggera salita fino ad una saletta allungarta in direzione N-S(12). In basso uno stretto meandro molto concrezionato e con delle vaschette piene d'acqua diventa impraticabile dopo una decina di metri: La prosecuzione principale si raggiunge con una breve arrampicata, sovrapposta al suddetto meandro, che conduce ad una bella condotta molto concrezionata di dimensioni medie 2x2 m. Un passaggio stretto fra blocchi franati e concrezioni divide in due questa galleria (14-15). Al di l\u00e0 di questo \u00e8 presente, sulla destra, una piccola diramazione molto stretta di pochi metri, mentre lungo la galleri principale la volta si abbassa dando adito ad una saletta ingombra di massi di frana (16). Qui la galleria termina e la grotta si biforca; sulla destra si pu\u00f2 risalire per pochi metri una colata concrezionale (16.1). Sulla sinistra un laminatoio molto inclinato e ingombro di massi di frana pu\u00f2 essere risalito per una decina di metri facendo attenzione ai molti massi in bilico fino a diventare impercorribile (18). In tutto il ramo la temperatura dell'aria (in inverno) \u00e8 sensibilmente superiore a quella del resto della grotta, probabilmente per la totale assenza di circolazione idrica.\r\n","POZZI":"-14,+8","recordinsert":"2010-07-10 01:29:35","recordupdate":"2020-03-02 23:12:20","username":"admin","userupdate":"alessandrovernassa","marina":"N","archeologica":"N","rischioambientale":"N","chiusa":"N","data_verifica":null,"photo1":"FB_IMG_1583187068586.jpg","authorphoto1":"Andrea Marchese"}
Dati compilazione
Recordinsert
10/07/2010
Username
admin
Userupdate
alessandrovernassa
Recordupdate
02/03/2020

Coordinate WGS84 (Lon,Lat):
Coordinate WGS84 (Lon,Lat):
Coordinate WGS84 UTM (x,y,zone):

Bibliography

1950Le grotte della Provincia di Genova e la loro faunaSANFILIPPO NinoView
1959Grotte della LiguriaSANFILIPPO NinoView
1986Le grotte di IsoverdeMAIFREDI PietroView
1999Le grotte del Buran (Isoverde - GE)CAVALLO CarloView
2004Tettonica fragile nell’unità triassico-liassica: relazione tra strutture e sviluppo delle cavità carsicheFABBRI BarbaraView

Schede storiche Issel:

Documentazione Delegazione Speleologica Ligure

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Genera scheda catastale

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